Antonio de la Rosa conquista il Polo Sud: Un’impresa di resistenza e determinazione

05/02/2025

Il 9 dicembre 2024, l’avventuriero spagnolo Antonio de la Rosa ha intrapreso una delle spedizioni più estreme della sua carriera: un viaggio in solitaria di 1.200 km dalla Baia di Ercole fino al Polo Sud Geografico. Dopo 39 giorni di lotta contro condizioni estreme, ha raggiunto il suo obiettivo il 17 gennaio 2025, consolidando il suo posto tra gli esploratori più resistenti al mondo.

Una sfida titanica in Antartide

Sin dal primo giorno, Antonio ha dovuto trascinare una slitta di 70 kg, carica di provviste e attrezzatura di sopravvivenza, affrontando una salita iniziale di oltre 1.000 metri di dislivello. Il viaggio è stato segnato da tempeste di vento a oltre 50 km/h, temperature estreme fino a -45°C e un accumulo insolito di neve, costringendolo a farsi strada con gli sci per tutto il percorso.

Uno dei momenti più critici si è verificato quando la cecità da neve lo ha costretto a fermarsi per tre giorni nella sua tenda per riprendersi. Inoltre, il terreno pieno di sastrugi – formazioni di neve dura che possono superare il metro di altezza – ha reso più difficile il suo avanzamento giornaliero.

Le condizioni estreme hanno costretto altri esploratori ad abbandonare la spedizione, tra cui l’alpinista norvegese Kristin Harila e il suo connazionale Akteigland, che sono dovuti essere evacuati. Tuttavia, Antonio ha resistito, riuscendo a mantenere una media di 30 km al giorno e percorrendo fino a 13 ore di cammino in una sola giornata.

Antonio de la Rosa travels solo, skiing with a 70 kg sled, covering nearly 1,200 km from Hercules Bay to the Geographic South Pole in 39 days.

Una vita di avventure estreme

Questo risultato non è il primo per Antonio de la Rosa, che ha completato spedizioni in solitaria attraverso quattro oceani, ha sciato in Alaska, nel lago Baikal e in Lapponia, e ha guidato uno dei team più di successo nei raid di avventura negli anni ’90 e 2000.

Il suo successo in Antartide è una dimostrazione del suo spirito instancabile e della sua passione per le sfide estreme. In SPS, celebriamo la sua impresa e continuiamo ad ispirarci a coloro che, come Antonio, superano i limiti e conquistano l’impossibile.

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