Stand up paddle in Qatar! Una grande sorpresa!

19/06/2023

CoCo Adventures ci invia questo testo sulla sua esperienza in Qatar con la nostra tavola da paddle surf Explorer:

All’inizio sono rimasta delusa dalle sue spiagge e dal suo mare, dato che mi aspettavo qualcosa di più autentico come le esperienze vissute in altri paesi mediorientali come l’Oman o gli Emirati Arabi Uniti. Qui ci ho messo di più ad adattarmi, non mi piacciono le grandi città, né i palazzi alti, che privatizzano tutte le spiagge e che tutto è vietato, chiuso. Mi sono sentito in trappola non solo per la sua urbanistica, ma anche perché il Qatar è un paese adatto solo agli sport acquatici ventosi e le traversate a lunga distanza sono piuttosto complicate se si vuole tornare al punto di partenza.

Ho un Wing di 5m e la mia tavola è di 14, è molto divertente, ma in acqua mossa e una tavola che per girare ho dovuto fare più passi del wall of china e tutto ciò in equilibrio e senza perdere un dente a volte è stata una vera sfida, ma una di quelle che fanno figo. Devo ammettere che i giorni in cui uscivo con la vela e il SuP erano tra i miei preferiti.

In tutto quel caos ho deciso di colpire correttamente l’ala con una tavola adeguata, anche se con molto volume all’inizio. Ma un giorno il vento si è fermato e ovviamente non potevo perdere l’occasione di uscire da quel limite che mi aveva tanto frustrato. Un essere libero come me è inutile che sia rinchiuso in una marina. Mi piace andare via, perdermi, vedere, scoprire, divertirmi e divertirmi.

Arrivò quel giorno tanto atteso e potei prendere il largo e avventurarmi in tutta la baia di Doha, l’acqua era calma, verde, bellissima e gli edifici non mi davano più così tanto fastidio perché finalmente potevo vedere cosa mi interessava questa unione che ho con il mare ma con calma, lentamente. Non c’era nessuno, le guardie stavano ancora dormendo e alcuni non si erano accorti che stavano transitando zone circoscritte. Era puro silenzio ed ero lì ad avventurarmi e finalmente a riempire i miei 4 sensi in stile Coco. Quel giorno ho navigato per circa 40 km senza meta e sono rimasto sulla tavola per circa 7 ore, sbattendo da una parte all’altra, vedendo la città da un’altra prospettiva.

Quella che mi piace lontana dal caos, dal rumore delle macchine ma con il rumore del mare, della brezza e di qualche barca.

Il fine settimana successivo è successa la stessa cosa, sabato il vento ha deciso di mollare ed è stato allora che mi sono innamorato di Doha. Ho chiamato il mio amico Alex e gli ho lasciato l’altro mio Explorer per portarlo finalmente in una vera avventura di cui gli ho parlato tanto ma che non avrei mai potuto fare con lui dato che non avevo abbastanza esperienza in mare mosso. È stato incredibile, meraviglioso e ho ancora nella mente quella sensazione di libertà unita alla pura bellezza e alla natura. Ancora una volta è stata una giornata tranquilla senza traffico marittimo al mattino. Siamo stati fermati da alcune guardie costiere che non ci hanno fatto riposare in spiaggia perché era tutto privato quindi ci siamo seduti sul tabellone per svegliare i nostri piedi intorpiditi, abbiamo detto solo “woaaaww” abbiamo parlato poco perché ancora una volta madre natura ci ha mostrato il suo grande splendore, flauti di pesce che saltano intorno a noi, raggi e svolazzi, un paio di tartarughe e alcuni pesci volanti che stavano attaccando degli sprint impressionanti. Sullo sfondo tutta la città ma dall’altra si apriva l’infinito orizzonte azzurro. Ci siamo sfidati a remare e remare, Alex stava andando molto bene, era la sua prima volta in buone condizioni. Uscire a remare su lunghe distanze in condizioni difficili per un principiante diventerà un fattore negativo e porterà all’abbandono di questo meraviglioso sport, che può essere un fattore negativo.

Siamo andati in due isole diverse, una aveva il grande simbolo dei mondiali 2022 e l’altra non aveva niente, non era proibito e aveva anche gli ombrelloni…..finalmente un po’ di terra e ombra. Abbiamo mangiato la pasta che ci aveva preparato Alex ed era buonissima, avevamo anche fame e remavamo da 6 ore anche se con calma. Non avevamo molta acqua per continuare a lungo quindi abbiamo deciso di accorciare il nostro giro a 20 km perché eravamo così felici, stupiti da quella baia e da quell’isola: all’improvviso, Doha sembrava una città incredibile. Entrambi siamo rimasti colpiti dall’altro lato bellissimo di Doha e vogliamo continuare a scoprirne di più prima che il caldo e il vento ci impediscano di uscire di nuovo. Ciò che mi rende più felice è che il mio amico abbia finalmente trovato la pace della mente attraverso il nostro meraviglioso sport e io ho fiducia nell’umanità. Non esiste terapia migliore di “Vitamine mare e sport”.

 

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